Olympe De Gouges
di Chiara Ravera
Squilibrata. Malata mentale. Maniaca. Folle isterica. Così veniva definita nei secoli passati Olympe de Gouges, oggi considerata una patriota francese, un’eroina del proprio tempo e una pioniera del femminismo. Nata nel 1748 come Marie Gouze, scelse di cambiare nome e intraprendere una carriera difficile, soprattutto per una donna dell’epoca: fare la scrittrice. Testimone diretta degli eventi della Rivoluzione Francese, le opere teatrali e gli scritti politici di Olympe riflettono i suoi ideali. Nei suoi scritti rivendicò diritti e uguaglianza per categorie di persone all’epoca considerate inferiori: donne, bambini, neri, poveri. Con una modernità di idee fuori dal comune, condannò la schiavitù, la monacazione e i matrimoni forzati, reclamando il diritto al divorzio e il riconoscimento dei figli naturali. Propose inoltre la creazione di forme di assistenza sociale come ospedali dove le donne potessero partorire con dignità e igiene, case di accoglienza per anziani, asili per gli orfani. Schieratasi apertamente contro Robespierre e la violenza del Terrore, Olympe de Gouges fu ghigliottinata il 3 novembre 1793, unica donna condannata a morte a causa di scritti politici, e la seconda a salire sul patibolo dopo Maria Antonietta. Proprio alla regina aveva dedicato nel 1791 la sua opera oggi più famosa, la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina.
Chiara Ravera (1989) ha conseguito la laurea triennale all’Università di Genova in Conservazione dei Beni Culturali e la laurea magistrale in Archeologia all’Università di Pisa. Nel 2015 ha vinto una borsa di studio (Midlands3 Cities Doctoral Training Partnership) per svolgere un dottorato di ricerca in Storia presso The University of Nottingham, in Inghilterra. Seguendo il suo interesse per la storia di genere, il suo dottorato studia le donne nell’isola greca di Chio durante il periodo della dominazione genovese, tra il XIV e il XVI secolo. È alla sua prima pubblicazione.