LE VITE RITROVATE
SINOSSI (sceneggiatura liberamente ispirata a fatti realmente accaduti)
di Vanni De Simone e Elia Panzarella.
Accedi alla Mostra Multimediale // Scarica la Sceneggiatura
Le Vite Ritrovate è fondamentalmente un’opera che intende mettere in evidenza valori come la fratellanza e l’unione tra gli esseri umani, anche al di là delle proprie convinzioni politiche e sociali, quando eventi estremi ed esterni scuotono le fondamenta della convivenza.
L’8 settembre 1905 un terremoto catastrofico colpisce la Calabria, distruggendo nel cuore della notte decine di paesi e uccidendo centinaia di abitanti i quali resteranno sotto le macerie delle loro case. La regione, ora in ginocchio, ben presto si ritrova sull’orlo di una rivolta a causa di aiuti non ripartiti equamente, ruberie e corruzione da parte dei funzionari governativi. La notizia del terremoto giunge a Roma a un giovane giornalista alle prime armi, Valerio La Valle, in rotta con il ricco padre ma di orientamento liberale, e a un fotografo, Raniero Menasci, uomo di polso ma antitetico a La valle, in quanto fervente socialista. I due, che nel corso della vicenda spesso si troveranno in contrasto sociale e politico, vengono incaricati di partire verso le zone colpite allo scopo di testimoniare, per conto del loro giornale La Vita, quello che sta accadendo: nessuno dei due sa che questo viaggio cambierà per sempre anche la loro vita e i loro rapporti personali.
Anche a Milano giunge notizia del terremoto, e Padre Gerardo Beccaro, fondatore di un orfanatrofio, l’Ospizio dei Piccoli, decide di partire per la Calabria. Se queste voci sono vere, è il suo pensiero, quanti bambini sono rimasti orfani? Così Padre Beccaro, coadiuvato da Padre Fulgenzio Del Piano, si mette in viaggio per una missione che sarà ricordata dalla Storia: portare in salvo cento orfani.
Nel frattempo i due giornalisti Valerio e Raniero si spostano di paese in paese alla ricerca di notizie, affrontando situazioni di crisi e tumulti. Atti di sciacallaggio, corruzione, abuso di potere e aiuti e risorse che non bastano o che nascondono intenti criminosi da parte di chi ha visto nella tragedia motivo di profitto, sono alcune delle cause che gettano ombra in quei giorni difficili.
Durante il soggiorno in uno dei paesi colpiti, Mileto, La Valle e Menasci incontrano degli studenti di medicina attivatisi per portare aiuto ai sopravvissuti. Tra loro c’è Francesca Tripepi, giovane studentessa di medicina – laurea assai contestata per una giovane donna all’epoca – che legherà il destino di Valerio al suo, dopo che questi le avrà salvato la vita durante il crollo di una casa. Ma in questa regione poverissima, dove il popolo vive di una stentata agricoltura, e dove ora persino l’acqua è contaminata, e quel poco che resta continua a crollare, esplode infine la rivolta. L’arrivo del re è accolto da una folla affamata, disperata e rabbiosa, tra la quale c’è Orso, un contadino che capitanerà una ribellione armata culminante con l’incendio del Municipio di Polia e l’uccisione del sindaco, del parroco e di vari militari della Croce Rossa, ma che vedrà la morte anche di Orso.
Nel frattempo i due Padri devono trovare il modo di riunire quanti più orfani possibile in punti di raccolta, aiutati dai parroci delle aree colpite, e decidono di separare le loro strade. Padre Beccaro raggiunge Reggio Calabria, cercando sostegno dal vescovo della diocesi per organizzare la missione di salvataggio, mentre Padre Fulgenzio resta a Monteleone.
Ma dopo la violenta ribellione di Polia, dal Ministero della Guerra arriva l’ordine perentorio di allontanare chiunque non sia implicato direttamente negli aiuti; o, come giornalista, non sia stato indicato direttamente dal Ministero. Così Menasci e La Valle sono costretti a partire, anche perché dalla direzione del giornale arriva l’ordine di seguire Padre Beccaro, la cui iniziativa caritatevole è divenuta di pubblico dominio. A loro si unisce Francesca, la quale, ormai innamorata di Valerio La Valle, infrange – sebbene inizialmente in maniera contraddittoria sia con se stessa che con Valerio – il tabù della donna sottomessa a costumi e abitudini che lei, una delle prime donne medico, non può più tollerare. La missione di Beccaro alla fine riesce, e a Reggio arrivano, con i più svariati mezzi, un centinaio di bambini, i quali vengono imbarcati su una nave diretta a Genova, e da qui a Milano.
Grazie agli articoli e alle foto dei due giornalisti, le vite salvate – e ritrovate – dei cento bambini, passeranno alla Storia. Ma questa vicenda di fratellanza universale non farà ‘ritrovare’ le vite solo ai bambini: anche tutti i personaggi coinvolti subiranno un cambiamento, in positivo, delle loro esistenze.
REGISTRAZIONE SIAE N° 225969