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90 secondi alla fine

DISPENSER

90 secondi alla fine

di Lino Stefano Gabrieli

 

Mentre il mondo sembra inarrestabilmente scivolare verso il baratro di quella che papa Francesco ha definito III guerra mondiale a pezzi, la propaganda prevale nel dibattito pubblico, impedendo, nella maggior parte dei casi, un confronto e un’analisi asettica degli eventi bellici negli scenari attuali.

Gli accadimenti storici non possono avere una data d’inizio certa, ma sono spesso il frutto dell’evoluzione di processi già in atto da tempo. L’attuale crisi bellica nel cuore dell’Europa non deroga a questa realtà.

Questo libro – mediante l’uso di un linguaggio comprensibile e l’analisi di documentazione diplomatica, in gran parte sconosciuta – si propone di dare al lettore gli strumenti idonei a formarsi un’idea completa degli eventi, fornendo quelle conoscenze di base di geopolitica e diritto internazionale, utili a formulare ipotesi e congetture plausibili sul futuro del nostro pianeta e dell’umanità che lo popola.

Albert Einstein e gli scienziati del Progetto Manhattan, che avevano realizzato il primo ordigno atomico al mondo, nel 1947 hanno ispirato la creazione del doomsday clock, l’orologio dell’apocalisse concepito per indicare idealmente lo scorrere del tempo che separa il pianeta dalla sua distruzione come conseguenza delle stesse azioni umane, e che corrisponde con la mezzanotte del mondo.

Quegli stessi scienziati che avevano da poco inventato l’arma atomica ora volevano mettere in guardia l’umanità dai rischi derivanti dal suo utilizzo. Da allora, il tempo che separa l’uomo dall’autodistruzione ha segnato il suo massimo nel 1991, stimato a 17 minuti. Dal 2022, dopo l’invasione dell’Ucraina e la conseguente contrapposizione tra Nato e Russia, il doomsday clock ha raggiunto il punto più vicino all’apocalisse, fermando le sue lancette a soli 90 secondi dalla fine.

 

Lino Stefano Gabrieli è nato a Monza nel 1968. Appassionato di geopolitica e diritto internazionale ha pubblicato alcuni articoli e studi scientifici sul terrorismo di matrice islamica, apparsi anche sulla “Rivista di Crimonologia, Vittimologia e Sicurezza”. È coautore del saggio Focus Jihad, uscito nel 2019 per elemento115.