Gli Ottanta. L’Italia tra evasione e illusione
di Luca Pollini
prefazione di Claudio Cecchetto
La cronaca, i fatti, le mode degli anni Ottanta. Un decennio complesso, per l’Italia, difficile e indecifrabile, vissuto dalla prima generazione post-ideologica; dove la ‘leggerezza’ si contrappone alla ‘pesantezza’ dei Settanta, dove l’evasione e il non-sense si sostituiscono all’impegno e alle ideologie. La cultura diventa ‘usa e getta’, si viaggia di più e si è convinti di essere moderni e cosmopoliti: in realtà si è un po’ naif, provinciali che imitano lo yuppismo americano.
E poi i giovani: una generazione educata a colpi di telefilm, di musica d’evasione, che non si ribella più ma, anzi, sembra perfettamente allineata al sistema. All’invasione britannica di dark e metallari l’Italia risponde con il Paninaro nostrano, teenager che ha come obiettivo il benessere a tutti i costi. Chi è nato in quegli anni non ha fatto la guerra, non ha partecipato a scontri di piazza, non ha né vissuto il terrorismo, né votato per il referendum sull’aborto. Ma ha dovuto ben presto scontrarsi con il falso mito della leggerezza.
Luca Pollini, milanese amante del mare, è cresciuto e si è formato nel bel mezzo degli anni Settanta. Unisce l’attività di giornalista a quella di scrittore e autore. Ha scritto per il teatro, la televisione e una quindicina di saggi di storia contemporanea. È direttore di Re Nudo, rivista di cultura underground.